Come risparmiare energia

Come risparmiare energia

Quali elettrodomestici scegliere?

Gli elettrodomestici sono entrati a far parte della nostra vita ormai da diversi anni, ma la tecnologia continua a progredire facendo passi da gigante per creare apparecchi in grado di fornire prestazioni elevate con un consumo energetico minimo.

Inutile dire che al momento della scelta è importante verificare l’etichetta energetica indicante la classe di efficienza dell’apparecchio. Attuando una direttiva europea, la legge italiana ha reso infatti obbligatoria per tutti gli elettrodomestici (frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavastoviglie, forni, condizionatori ecc.) l’etichetta che riporta 7 classi di efficienza, dalla G per gli apparecchi più energivori alla A per quelli più ecologici e, in evidenza, la classe dell’apparecchio sul quale è applicata.

Grazie ai progressi tecnologici oggi esistono elettrodomestici che presentano consumi inferiori anche alla classe A e che vengono indicati con classi di efficienza A+ o A++.
Altri indicatori riportati sull’etichetta che meritano attenzione sono il terzo, nel quale viene riportato il consumo energetico dell’apparecchio in kWh annui e in condizioni perfette di utilizzo, e l’ultimo indicante invece la rumorosità dell’apparecchio.
Leggendo l’etichetta energetica obbligatoria per tutti gli elettrodomestici è possibile iniziare a risparmiare energia.

Misuratore di energia elettrica

Il misuratore di energia elettrica è un dispositivo che consente di prendere consapevolezza dei consumi energetici della propria casa ed individuare precisamente quali apparecchiature (frigoriferi, televisori, luci, computer, ecc.) assorbono più energia ed incidono quindi maggiormente sulla bolletta energetica.
Grazie a questo dispositivo è possibile valutare interventi di risparmio energetico mirati, quali la sostituzione di apparecchiature di vecchia concezione con elettrodomestici con classe energetica più efficiente.
Il misuratore è utile per verificare i consumi degli elettrodomestici collegati alla rete elettrica collegata.

Utilizzando il misuratore abbiamo provato a confrontare un televisore a tubo catodico con uno a LCD.
Ciò che emerge da tale confronto è che in media i televisori LCD consumano tra il 50 ed il 70% in meno dei vecchi televisori a tubo catodico (CRT).
Tale differenza dipende però dalle dimensioni; piccoli schermi da 15” posti a confronto indicano una differenza di assorbimento del 30%. Se si confrontano monitor che hanno una dimensione di 17” la differenza sale al 50%. Tale differenza aumenta ma per schermi di grandi dimensioni tende a diminuire.
Esiste quindi una taglia limite oltre la quale il risparmio energetico di un monitor LCD si assottiglia diventando meno evidente. Si stima che, considerata una giornata di 8 ore di lavoro (tempo di accensione del monitor), il risparmio ottenuto utilizzando tecnologia LCD piuttosto che CRT (tubo catodico) potrebbe essere di oltre 100 kWh/anno.

lampadine e consumo

In merito alle lampade per illuminazione possiamo fare invece riferimento ad indicazioni reperibili sul sito www.centroconsumatori.it, portale web dell’associazione CTCU.
Il Centro Tutela Consumatori Utenti Alto Adige, è un’associazione di pubblica utilità sostenuta da fondi pubblici con lo scopo di tutelare e promuovere i diritti dei consumatori, anche diffondendo le informazioni necessarie per realizzare abitudini di consumo sostenibili.
Le lampadine ad incandescenza funzionano con una tecnologia a bassissimo rendimento; solo il 5% dell’energia dissipata dalla lampada genera una emissione luminosa. Il restante 95% viene disperso sostanzialmente in calore. Le lampade a risparmio energetico convertono invece fino al’80% dell’energia assorbita in luce, e questo giustifica il motivo per cui una lampada da 25W realizzata con la nuova tecnologia può essere utilizzata per l’illuminazione di un locale dove in precedenza veniva utilizzata una lampada ad incandescenza di 100W.

Le lampade a basso consumo richiedono più energia per essere prodotte, ma il risparmio energetico che deriva dal loro uso permette di azzerare questo maggior utilizzo di risorse nelle prime 40 ore di accensione.
Inoltre la loro durata nel tempo è 8 volte superiore a quella delle lampade a filamento (durata media circa 8000 ore contro le 1000 della vecchia tecnologia).
E’ importante sapere che tali lampade non possono essere gettate nella spazzatura, si tratta di un rifiuto speciale (rientrano nei rifiuti RAEE) perché può inquinare l’ambiente. I rivenditori hanno l’obbligo di ritirare i prodotti esauriti o da rottamare (come gli elettrodomestici) gratuitamente all’acquisto di un nuovo prodotto. La raccolta delle lampade a basso consumo permette anche il riciclaggio di alcuni materiali in esse contenuti, quindi un minor sfruttamento delle risorse.